NOTEdiSTORIA

Res hodie minor est, here quam fuit, atque eadem cras
Defluet in peius, mox ante oculos minuetur!
Hic constare scolas video virgis sine linguis,
Afficitur caro, mens medicamine nulla fovetur,
Sevitia incumbit Radamanti sevior ira,
Et neque sic torquet dampnatas Eachus umbras.
Exagitata hydris non sic furiatur Herinis.
Queritur a stultis, quod non docuere, magistris;
Spiritus intus alet, que non virgulta ministrant,
Silva tibi teritur frusta, nisi spiritus assit!
Cur tua lingua vacat parcens audita docere?
Qui non audivit, qui fit, quod scire iubetur?
Num lapidum rigor est homo, duritia aenea carnis?
Prospice, ne pereas delinquens in pereunte!
Hic sterilis rerumque capax affligitur aeque;
Vidi uel didici divae plus parcere venae,
Semper et ingenuam parcendo attollere fibram.
Inmaturus abit, qui ceditur, iste misellus,
Ante diem referens ad porthmea in ire trientem,
Soluitur in cineres, olim qui profore posset;
Quam nimia sanguis puerorim cede sititur,
Tamquam qui patris iugulati straverit hostem!
Ingenuus nusquam nutritur ephebus ad unguem,
Albus erit corvus, si strenuus exit alumnus,
Perpetuoque dehinc nigros spectabis olores;
Quorumdam studia et pro porro computo luctas
Unius aut pretio lentis granoque sinapis
Cassibus aut tela tenui male nentis aranae.

Oggi la realtà è più misera di ieri, e domani lo sarà ancora di più, precipitando verso il peggio, fino a svanire davanti ai nostri occhi!
Qui vedo che le scuole esistono, ma con verghe invece che con lingue, il corpo è colpito, ma la mente non è nutrita da alcun rimedio.
Una severità più crudele grava su Radamanto, e nemmeno Eaco tormenta così le ombre dannate!
Neppure le Erinni, agitate dalle Idre, si infuriano tanto.
Gli stolti si lamentano dei maestri, che non hanno mai insegnato, ma lo spirito alimenta ciò che i virgulti non forniscono.
La foresta è abbattuta invano, se lo spirito non è presente!
Perché la tua lingua resta oziosa, risparmiandosi dall’insegnare ciò che ha udito?
Come può conoscere ciò che gli è comandato di sapere chi non ha mai ascoltato?
L’uomo è forse duro come la pietra, la sua carne di bronzo incorruttibile?
Guardati, affinché tu non perisca peccando insieme a chi sta per perire!
Qui è sterile e, pur capace di sapere, è afflitto allo stesso modo; ho visto, o ho imparato, che la dea (Minerva) premia più il risparmio della vena, e sempre, risparmiando, eleva la fibra nobile.
Chi è battuto senza misura perisce prematuramente, trascinando con sé il suo obolo da dare a Caronte prima del tempo, e si dissolve in cenere, quando un tempo avrebbe potuto essere utile!
Il sangue dei fanciulli è versato con troppa avidità, come se qualcuno avesse abbattuto il nemico che ha ucciso suo padre!

Mai e in nessun luogo un giovane libero è nutrito fino alla perfezione, un corvo diventerà bianco, se un allievo uscirà valoroso, e d’ora in poi continuerai a vedere solo cigni neri!
Alcuni si applicano agli studi, ma io conto piuttosto le lotte, sia che si tratti del prezzo di un singolo chicco di lenticchia o di senape, sia che si tratti di reti o del sottile filo di un ragno che tesse male.

Traduzione in italiano a cura di Note di Storia, pubblicata a solo scopo divulgativo e per facilitare la comprensione del testo.