NOTEdiSTORIA

Praefatus Riculphus secretarii officio in ipso coenobio fungebatur. Hic quadam nocte dum tempus et horam qua fratres ad vigilias excitaret, per claustrum iens observaret, forte ante ostium capituli pertransivit; introspiciens vero, vidit Anselmum in oratione stantem, ingenti splendentis flammae globo circumcinctum. Miratur, et quod videbat quid novi praetenderet ignorabat; aestimabat enim Anselmum ea [ al., ex ea] hora sopori potius, quam orationi occupatum. Ocius itaque dormitorium ascendit, ad lectum Anselmi vadit, sed eum ibi nequaquam invenit. Regressus igitur, hominem in capitulo reperit, sed globum ignis quem reliquerat, non invenit.

Il già menzionato Riculfo svolgeva l’ufficio di segretario all’interno del monastero.

Una notte, mentre percorreva il chiostro per osservare l’ora e il momento in cui avrebbe dovuto svegliare i fratelli per le vigilie, passando davanti alla porta della sala capitolare, si fermò a guardare dentro.

E vide Anselmo in piedi, immerso nella preghiera, avvolto da un enorme globo di fiamma splendente.

Ne rimase meravigliato e non riusciva a comprendere cosa significasse quella visione, poiché pensava che, a quell’ora, Anselmo fosse piuttosto immerso nel sonno che nella preghiera.

Si affrettò quindi a salire nel dormitorio, si recò al letto di Anselmo, ma non lo trovò lì.

Allora tornò indietro e lo trovò ancora nella sala capitolare, ma il globo di fuoco che aveva visto attorno a lui era ormai scomparso.

Traduzione in italiano a cura di Note di Storia, pubblicata a solo scopo divulgativo e per facilitare la comprensione del testo.