NOTEdiSTORIA

Illud autem breviter dico quod inter hujuscemodi studia die quadam, dum ad lectum suum in dormitorio diverteret, annulum aureum in eo insperatus invenit, et admodum miratus est. Reputans ergo apud se, ne forte aliquis eorum, qui res monasterii procurabant, quovis eventu eumdem annulum ibi reliquerit, levavit eum et singulis ostendit. Mirantur illi, et se rei conscios omnino negant. Ostenditur aliis atque aliis, sed hucusque nullus fuit, qui recognoverit unde vel a quo illuc delatus sit. Et tunc quidem annulus in opus Ecclesiae expensus est, et res ita remansit. Postmodum vero cum ipsi Anselmus ad pontificatum sumptus est, fuerunt qui hoc ipsum per annulum illum jam tunc quodam praesagio praesignatum fuisse assererent. Nos autem quae gesta sunt, simplici tantum stylo digerimus.

Dirò brevemente questo: mentre, in un giorno qualunque, si ritirava nel dormitorio per riposare, trovò inaspettatamente un anello d’oro sul suo letto e ne rimase molto sorpreso.

Pensando tra sé e sé che forse qualcuno tra coloro che amministravano i beni del monastero lo avesse lasciato lì per qualche ragione, lo raccolse e lo mostrò a ciascuno di loro. Tutti ne furono meravigliati e negarono categoricamente di esserne a conoscenza.

L’anello fu quindi mostrato ad altri, ma nessuno riuscì a ricordare da dove provenisse o chi lo avesse portato lì. Alla fine, l’anello fu destinato alle necessità della Chiesa e la questione rimase irrisolta.

Tuttavia, quando Anselmo fu poi elevato all’episcopato, alcuni sostennero che quel fatto fosse stato un presagio che già allora ne preannunciava il futuro.

Noi, però, ci limitiamo a riferire i fatti così come si sono svolti, in uno stile semplice e senza aggiungere altro.

Traduzione in italiano a cura di Note di Storia, pubblicata a solo scopo divulgativo e per facilitare la comprensione del testo.