I Varjaghi furono scacciati oltremare e questa volta i popoli che essi avevano già sottomesso rifiutarono di pagare il tributo e vollero governarsi da soli, ma non c’era tra loro ombra di giustizia: una famiglia s’alzava contro un’altra e non c’erano che discordie e si dilaniarono tra loro. E alla fine dissero: «Cerchiamo un principe che ci governi e ci giudichi secondo giustizia». Per trovarlo, gli Slavi passarono il mare e si recarono dai Varjaghi che si chiamavano Varjaghi-Russi, come altri si nominano Varjaghi-Svedesi, Normanni, altri Angli e altri Goti. E i Čudi, gli Slavi, i Kriviči e i Vesi dissero ai Varjaghi-Russi: «La nostra terra è grande, e tutto vi è in abbondanza, ma l’ordine e la giustizia vi mancano; venite a regnare e a governarci». Tre fratelli varjaghi si offrirono con le loro genti e portarono con loro tutti i Varjaghi-Russi, andarono dagli Slavi, e Rjurik il maggiore, si stabilì a Novgorod, il secondo Sineus a Beloozero, e il terzo, Truvor, a Izborsk. Questa terra ricevette più tardi dai Varjaghi il nome di Rus’, ma i suoi abitanti, i novgorodiani, prima dell’arrivo di Rjurik, erano conosciuti sotto il nome di Slavi. Due anni dopo, Sineus e suo fratello Truvor morirono; Rjurik allora restò il solo padrone del paese; si avvicinò al lago Il’men’ e fortificò la città di Novgorod sulle rive del Volchov. Padrone assoluto del governo, divise le terre e le città tra i suoi uomini, a uno ordinò di costruire la città di Polock, a un altro quella di Rostov, e a un terzo Beloozero. E in queste città i Varjaghi non erano che dei forestieri, perché i primi abitanti di Novgorod erano gli Slavi, a Polock erano i Kriviči, a Rostov i Meri, a Beloozero i Vesi, a Murom i Muromi, e Rjurik comandava su tutti questi popoli. E con lui c’erano due uomini, che non erano della sua stirpe, ma erano suoi bojari, ed essi chiesero di andare a Car’grad con la loro gente, e così penetrarono nel paese lungo il Dnepr per arrivare fino a Car’grad. Strada facendo, scoprirono una piccola città situata su una montagna; e chiesero: «Di chi è questa città?» Fu risposto loro: «Un tempo apparteneva a tre fratelli – Kij, Šček e Choriv – che l’hanno costruita; ma sono morti, noi siamo i loro discendenti e paghiamo il tributo ai Chazari». Askol’d e Dir rimasero in questa città, radunarono un grande numero di Varjaghi e iniziarono a regnare sulle terre dei Poljani, intanto che Rjurik regnava a Novgorod.