Il principe Svjatoslav, cresciuto e diventato adulto, si mise a radunare molti soldati valorosi e arditi, egli stesso infatti era ardimentoso e molte guerre combatteva procedendo come una pantera alla testa del suo numeroso esercito; egli non usava né carri, né paiolo, né lessava la carne, ma affettava sottilmente carne di cavallo, o di selvaggina o di bue, e la passava sulle braci. Non aveva tenda, ma stendeva la gualdrappa e metteva la sella sotto la testa. Lo stesso facevano tutti i suoi guerrieri. E inviava [ambasciatori] nelle terre confinanti per dire: «Marcerò contro di voi». Ed egli andò sul fiume Okà e sulla Volga, e attaccò i Vjatiči e chiese loro: «A chi pagate il tributo?». Essi risposero: «Ai Chazari diamo uno scellino ad aratro».