NOTEdiSTORIA

Sirmium vero cum ad ordinandum episcopum Anemium perrexisset, ibique Justinae tunc temporis reginae potentia et multitudine coadunata de Ecclesia pelleretur; ut non ab ipso, sed ab haereticis arianus episcopus in eadem ecclesia ordinaretur: essetque constitutus in tribunali, nihil curans eorum, quae a muliere excitabantur; una de virginibus Arianorum impudentior caeteris, tribunal conscendens, apprehenso vestimento Sacerdotis, cum illum attrahere vellet ad partem mulierum, ut ab ipsis caesus de ecclesia pelleretur; ait ei, ut ipse solitus erat referre: Etsi ego indignus tanto sacerdotio sum, tamen te non convenit vel professionem tuam in qualemcumque sacerdotem manus injicere; unde deberes vereri Dei judicium, ne tibi aliquid mali eveniret. Quod dictum exitus confirmavit; nam alio die mortuam ad sepulcrum usque deduxit, gratiam pro contumelia rependens. Et hoc factum non levem adversariis incussit metum, pacemque magnam Ecclesiae catholicae in ordinando episcopo tribuit.

Quando Ambrogio si recò a Sirmio per ordinare vescovo Anemio, l'imperatrice Giustina, sostenuta dalla sua influenza e da una folla radunata a sostegno dell’arianesimo, tentò di espellerlo dalla Chiesa affinché non fosse lui, ma un vescovo ariano scelto dagli eretici, a essere consacrato.

Mentre si trovava in tribunale, senza curarsi delle agitazioni fomentate dalla regina, una delle vergini ariane, più audace delle altre, salì sulla tribuna e, afferrandolo per le vesti, cercò di trascinarlo dalla parte delle donne affinché venisse malmenato e cacciato dalla chiesa.

Ambrogio, come era solito raccontare, le rispose con fermezza: «Anche se io sono indegno di questo sacerdozio, tu, nella tua condizione, non dovresti mai osare mettere le mani su un sacerdote, qualunque egli sia. Teme dunque il giudizio di Dio, affinché non ti accada qualcosa di male.»

Le sue parole si rivelarono profetiche: il giorno seguente, la giovane morì e fu condotta al sepolcro. Ambrogio, invece di ricambiare l’offesa ricevuta, le rese grazia accompagnandola fino alla sepoltura. Questo avvenimento suscitò un profondo timore tra gli avversari e portò grande pace alla Chiesa cattolica nella nomina del nuovo vescovo.

Traduzione in italiano a cura di Note di Storia, pubblicata a solo scopo divulgativo e per facilitare la comprensione del testo.