Per idem tempus sancti martyres Protasius et Gervasius se Sacerdoti revelaverunt. Erant enim in basilica positi, in qua sunt hodie corpora Naboris et Felicis martyrum: sed sancti martyres Nabor et Felix celeberrime frequentabantur, Protasii vero et Gervasii martyrum ut nomina, ita etiam sepulcra incognita erant, in tantum ut supra ipsorum sepulcra ambularent omnes, qui vellent ad cancellos pervenire, quibus sanctorum Naboris et Felicis martyrum ab injuria sepulcra defendebantur. Sed ubi sanctorum martyrum corpora sunt levata, et in lecticis posita, multorum ibi satanae aegritudines perdocentur. Caecus etiam Severus nomine, qui nunc usque in eadem basilica quae dicitur Ambrosiana, in quam Martyrum corpora sunt translata, religiose servit; ubi vestem martyrum attigit, statim lumen recepit. Obsessa etiam corpora a spiritibus immundis curata, summa cum gratia domum repetebant. Sed iis beneficiis martyrum in quantum crescebat fides Ecclesiae catholicae, in tantum Arianorum perfidia minuebatur.
Nello stesso periodo, i santi martiri Protaso e Gervaso si rivelarono al vescovo Ambrogio. I loro corpi erano stati sepolti nella stessa basilica dove oggi si trovano i resti dei santi martiri Nabore e Felice. Tuttavia, mentre Nabore e Felice erano ampiamente venerati e frequentati dai fedeli, i nomi e le sepolture di Protaso e Gervaso erano caduti nell'oblio, tanto che le persone camminavano sopra le loro tombe senza saperlo, quando si avvicinavano ai cancelli che proteggevano i sepolcri dei più noti Nabore e Felice.
Ma quando i corpi di Protaso e Gervaso furono ritrovati e solennemente sollevati, ponendoli su lettighe, si verificarono numerosi miracoli: molte persone possedute da spiriti maligni furono liberate dai loro tormenti.
Un uomo cieco di nome Severo, che ancora oggi serve con devozione nella basilica Ambrosiana dove i corpi dei martiri furono traslati, recuperò immediatamente la vista dopo aver toccato i loro paramenti. Anche coloro che erano ossessi e tormentati dagli spiriti immondi vennero guariti e tornarono alle loro case pieni di grazia e gioia.
Più i prodigi dei martiri aumentavano e rafforzavano la fede della Chiesa cattolica, più l’eresia ariana perdeva terreno e si indeboliva.
Traduzione in italiano a cura di Note di Storia, pubblicata a solo scopo divulgativo e per facilitare la comprensione del testo.