NOTEdiSTORIA

Quamobrem obsecro vos omnes, in quorum manibus liber iste versabitur, ut credatis vera esse, quae scripsimus: nec putet me quisquam studio amoris aliquid quod fide careat, posuisse; quando quidem melius sit penitus nihil dicere, quam aliquid falsi proferre, cum sciamus nos omnium sermonum nostrorum reddituros esse rationem (Matth., XII, 16). Nec dubitem et si non ab omnibus omnia, tamen a diversis diversa sciri, et ea cognita nonnullis esse, quae etiam minus ipse aut audire aut videre potui. Unde a die nativitatis ejus narrandi initium sumam, ut gratia viri ab incunabulis quae fuerit, agnoscatur.

Per questo vi supplico tutti, voi che avrete tra le mani questo libro, di credere che ciò che ho scritto è vero. Nessuno pensi che, per amore e devozione, io abbia aggiunto qualcosa privo di fondamento, perché sarebbe meglio tacere del tutto piuttosto che dire il falso, sapendo che dovremo rendere conto di ogni nostra parola (Matteo 12,16).

Non dubito che, se non tutti conoscono ogni cosa, diverse persone conoscano almeno una parte dei fatti, e che alcuni siano a conoscenza di episodi che io stesso ho potuto udire o vedere solo in parte. Per questo motivo inizierò il racconto dal giorno della sua nascita, affinché si possa riconoscere la grazia che ha accompagnato quest’uomo fin dalla culla.

Traduzione in italiano a cura di Note di Storia, pubblicata a solo scopo divulgativo e per facilitare la comprensione del testo.