NOTEdiSTORIA

Eadem vero qua obiit die (sicut textus epistolae loquitur, quae a successore ejus venerabili viro Simpliciano suscepta est de partibus Orientis ad ipsum tamquam adhuc nobiscum viventem directa, quae nunc usque Mediolani habetur in monasterio) quibusdam sanctis viris apparuit, orans cum illis, et imponens illis manus; habet enim diem epistola quae directa est, qua lecta, invenimus illum diem esse, quo ille defunctus est.

Lo stesso giorno in cui Ambrogio morì, avvenne un fatto straordinario.

Dall’Oriente, arrivò una lettera indirizzata a lui come se fosse ancora in vita, inviata da alcuni santi uomini che affermavano di averlo visto in visione.

Nella loro testimonianza, Ambrogio pregava con loro e imponeva loro le mani in segno di benedizione.

La lettera fu ricevuta dal suo successore, il vescovo Simpliciano, e custodita in un monastero di Milano.

Quando la si lesse e si controllò la data, si scoprì che coincideva esattamente con il giorno della sua morte, confermando così un segno miracoloso.

Traduzione in italiano a cura di Note di Storia, pubblicata a solo scopo divulgativo e per facilitare la comprensione del testo.