NOTEdiSTORIA

At ille cum videret nihil intentionem suam posse proficere, fugam paravit: egressusque noctis medio civitatem, cum Ticinum se pergere putaret, mane ad portam civitatis Mediolanensis, quae Romana dicitur, invenitur; Deus enim qui Ecclesiae suae catholicae murum parabat adversus inimicos suos, et turrem erigebat David contra faciem Damasci, hoc est, contra perfidiam haereticorum, fugam illius impedivit. Qui inventus, cum custodiretur a populo, missa relatio est ad clementissimum imperatorem tunc Valentinianum, qui summo gaudio accepit quod judex a se directus ad sacerdotium peteretur. Laetabatur etiam Probus praefectus, quod verbum ejus impleretur in Ambrosio; dixerat enim proficiscenti, cum mandata ab eodem darentur, ut moris est: Vade, age non ut judex, sed ut episcopus.

Vedendo che tutti i suoi tentativi erano vani, Ambrogio decise di fuggire. Così, nel cuore della notte, lasciò Milano con l’intenzione di dirigersi a Ticinum (l’odierna Pavia). Tuttavia, al mattino fu ritrovato proprio alla porta romana della città di Milano.

Era Dio stesso a impedirgli la fuga, poiché lo aveva scelto come baluardo della Chiesa cattolica contro i suoi nemici, come una torre di Davide innalzata contro Damasco, ossia contro l’eresia.

Dopo essere stato scoperto e trattenuto dal popolo, la notizia della sua designazione a vescovo fu inviata all’imperatore Valentiniano, il quale accolse la notizia con grande gioia: il giudice che egli stesso aveva nominato veniva ora richiesto come pastore della Chiesa. Anche il prefetto Probo si rallegrò, poiché si avverava la profezia che egli stesso aveva pronunciato quando Ambrogio era stato inviato a Milano con l’incarico di governare: «Va’, e comportati non come un giudice, ma come un vescovo.»

Traduzione in italiano a cura di Note di Storia, pubblicata a solo scopo divulgativo e per facilitare la comprensione del testo.