NOTEdiSTORIA

[1] Udito ciò, la fanciulla disse: "State tranquille, non piangete, è vicina la medicina per il vostro male; anzi è proprio con voi, in mezzo ai vostri edifici. Anch'io fui lebbrosa, ma appena vidi quella donna e il bambinetto che è con lei, dal nome Gesù, mi versai addosso l'acqua con la quale lei l'aveva lavato e sono guarita. So che egli può offrire un rimedio anche al vostro male. Ora, alzatevi, andate dalla mia signora Maria. Portatela a casa vostra, ditele il vostro segreto, e pregatela umilmente di avere misericordia di voi".

[2] Udite le parole della fanciulla, le donne si affrettarono a andare dalla signora padrona Maria. La invitarono da loro e, sedute piangendo, dissero: "O signora nostra, padrona Maria, abbi pietà delle tue ancelle. Non abbiamo in famiglia una persona maggiore di noi, né un principale, né un padre o un fratello che ci protegga. Ma questo mulo che vedi, era nostro fratello ed è stato trasformato, come tu vedi, dalle arti magiche delle donne. Ti preghiamo perciò di avere misericordia di noi".
La signora Maria allora, spiacente per la loro sorte, pose il signore Gesù sul dorso del mulo: anche lei si pose a piangere come le altre donne, e disse a Gesù Cristo: "Su, figlio mio, guarisci questo mulo con la tua straordinaria potenza e fa di lui un uomo dotato di ragione come era prima".

[3] Appena queste parole uscirono dalla bocca della signora padrona Maria, quel mulo cambiò forma e diventò un uomo: un giovanotto immune da ogni macchia. Egli, allora, con sua madre e le sorelle adorarono la signora padrona Maria e presero a baciare il fanciullo alzandolo sulla loro testa. Dicevano: "Beata tua madre, o Gesù, Salvatore del mondo. Beati gli occhi che godono della gioia del tuo volto!".