NOTEdiSTORIA

[1] C'era pure una ragazza tormentata da Satana. Questo maledetto le appariva sotto forma di gigantesco dragone e si preparava a inghiottirla; succhiava tutto il suo sangue tanto che era ridotta come un cadavere. Ogni volta che le si avvicinava, lei giungeva le mani sul capo esclamando: "Guai, guai a me! Non c'è proprio nessuno che mi liberi da questo pessimo dragone". Suo padre, sua madre, tutti quelli che le erano vicini o che la vedevano, si dolevano della sua sorte. Molta gente la circondava piangendo e innalzando lamentazioni, soprattutto mentre essa piangeva, dicendo: "O fratelli miei e amici, non c'è proprio nessuno che mi liberi da questo omicida?".

[2] Ma la figlia di quel principe che era stata liberata dalla lebbra, udendo le grida di questa fanciulla salì sulla terrazza del suo palazzo, la vide piangere con le mani giunte sul capo, mentre tutti quelli che la circondavano piangevano con lei. Allora domandò al marito di questa indemoniata se la madre di lei era ancora viva. Avendole risposto che aveva vivi ancora tutti e due i genitori, disse: "Manda da me sua madre". E quando se la vide di fronte, le disse: "Questa ragazzina fuori di s‚, è tua figlia?". "Sì, o signora, , rispose quella donna triste e in lacrime , questa è mia figlia". "Tieni il segreto, , proseguì la figlia del principe , ti confesso ch'io sono stata lebbrosa e mi ha sanato Maria, la madre di Gesù Cristo. Se vuoi che tua figlia guarisca, portala a Betlemme, cerca di Maria madre di Gesù, e sii fiduciosa che tua figlia sarà guarita: io non dubito che tu ritornerai qui contenta con la figlia in ottima salute".

[3] Udite le parole della figlia del principe, quella donna prese subito la figlia con s‚, si recò al luogo indicatole, andò da Maria e le manifestò lo stato della figlia. Udita la sua preghiera, la padrona Maria le diede un po' dell'acqua con la quale aveva lavato il corpo di Gesù, ordinandole di versarla sul capo della figlia. Dai pannolini del signore Gesù prese poi una fascia che diede alla fanciulla dicendo: "Prendi questa fascia e mostrala al tuo nemico ogni volta che lo vedrai". E, con i saluti, le congedò.